lunedì 30 novembre 2009

Olio Novo



La raccolta delle olive è il momento più faticoso del nostro vivere in campagna, ma finita la raccolta arriva il giorno del frantoio.
Ogni volta provo una grande emozione nel partire con la macchina carica di olive e tornare, dopo in paio di ore, con il nostro olio! E nell'imbottigliarne un pò per fare con urgenza un giro tra parenti ed amici cui porgere la bottiglia dicendo: Tieni, tre ore fa erano olive!
Quest'anno il nostro olio ci pare il migliore di sempre, fruttato e poco acido. Ci stiamo sbizzarrendo in un delirio di assaggi, su pane e su verdure, sulla carne e perfino sulle arance!
Un trucco per gli amanti del gusto pizzichino dell'olio nuovo: surgelatene un pò un piccole bottigliette. Scongelandole, anche dopo un anno, ritroverete intatto tutto il gusto dell'olio appena spremuto!

venerdì 27 novembre 2009

Già mi manca










Colte al volo, quest'ultime immagini apparentemente estive prese soltanto un pò di giorni fa in giardino già mi creano nostalgia. Adesso, messi al riparo i vasi anche se ancora fioriti, riposti alcuni arredi ed iniziate a cadere le foglie, tutto ha preso improvvisamente un'aspetto triste ed invernale.
Non mi piace il giardino d'inverno.
E allora non mi resta che concentrarmi sull'interno, sulle 1000 cose da finire, costruire, comprare, restaurare.
A proposito, chi indovina cos'è il misterioso oggetto blu nell'angolo in basso a sinistra della prima foto?

giovedì 26 novembre 2009

Le blog decò du mois...




Fin dall'inizio ho seguito questa iniziativa sul sito  della rivista Marie Claire Maison: un concorso della durata dell'intero anno, cui poteva iscriversi ogni blog francese che avesse come argomento la decorazione.
Ogni mese il blog più votato dai lettori, il "blog decò du mois",  ha vinto un premio in stickers, mentre un bel viaggetto alle Maldive sarà il premio finale destinato al blog de l'année, eletto nel prossimo Dicembre.
Anche se tutti accomunati dal denominatore "decò", sono in realtà moltissime le tipologie raccolte. Ci sono blog di ricamo, maglia o punto in croce, e blog di artiste che lo usano come galleria per le proprie opere; blog di creatività e manualità di vario genere, di design contemporaneo, di giardinaggio, fotografia,  e molto altro.
Il concorso si è chiuso solo 2 giorni fa con ben 499 blog iscritti, ed è stato un divertimento lungo un anno dare un'occhiata a ciascuno. Alla maggior parte mi sono solo affacciata per uscirne immediatamente se non era il mio genere, ma diversi me li sono letti fino all'ultimo post: fra tanti ne ho anche trovati alcuni veramente notevoli e che sono diventati mie visite  fisse, come per esempio  Vosges ParisLa malle aux Reves.

domenica 22 novembre 2009

Brucar le olive

Siamo più che felici di vivere in campagna; siamo orgogliosi di possedere quel centinaio di alberi di olivo che Francesco cura, nutre e pota con le sue mani, e siamo addirittura fieri del buon olio biologico che ogni anno produciamo.  
Ma sapeste quanta fatica!!!
Questa settimana si raccoglie, anzi, come si dice qui, "si bruca".


Quest'anno il mio appoggio è puramente morale, mi limito ad affacciarmi di quando in quando offrendo generi di conforto.
Però!... se qualcuno volesse provare questa esaltante esperienza, il diretto contatto con la natura, l'impagabile soddisfazione di condirsi l'insalatina con l'olio fatto con le proprie mani... si faccia avanti!
Accettiamo manodopera anche non specializzata.

venerdì 20 novembre 2009

Dedicato a .....

Il mio babbino era quello che adesso si definirebbe un hobbista avanzato, ma che 30 o 40 anni fà veniva chiamato "un aggeggione", il vero antesignano di tutti quegli appassionati di ogni genere che popolano le pagine del web ed i brico center.
Anche se di professione era tutt'altro, agente di commercio, la sua passione era tutta lì, nello stanzone che noi chiamavamo "l'antro del babbo", dove convivevano dovere e piacere: da una parte la sua scrivania, la macchina da scrivere e gli strumenti del suo mestiere, dall'altra mobili a cassetti, recuperati chissà dove, con pochi essenziali utensili manuali e poi viti, chiodi, prese, spine, pezzi di ferro arrugginiti, legni e legnetti di tutte le dimensioni, tutti accuratamente ordinati ed archiviati.
Una volta un amico, proprietario di una mongolfiera, mi chiamò una domenica mattina: doveva rifare urgentemente una cucitura per partecipare ad una manifestazione e gli serviva un grosso ago da tappezziere. Ovviamente, nell'antro del babbo, ce n'era una serie assoritita per forme e dimensioni. Chiunque avesse bisogno della cosa più strana per una  riparazione si rivolgeva a lui, e raramente andava via a mani vuote.
Ricordo che una volta, mostrandomi tutto fiero un particolare di un antico fucile che lui aveva appena ricreato a forza di lima da un pezzo di ferro ed anticato con vari miscugli di acidi, mi disse: "Vedi, a me da più soddisfazione aver fatto questo pezzo che aver concluso una vendita eccezionale".
Le cose che di me più mi piacciono le ho riprese tutte da lui, la mia manualità, la voglia di sperimentare, la lettura vorace e troppo veloce, la passione per i mercatini dell'antiquariato, ma senza affatto disdegnare i robivecchi e perfino gli oggetti lasciati nelle discariche o fuori dei cassonetti, il non aver mai cercato la mia realizzazione nel lavoro, visto esclusivamente come una fonte di sopravvivenza, ma in una sfera intima, familiare ed anche manuale!
Babbo se n'è andato serenamente nel sonno 11 anni fà nella sua casa di campagna, il luogo che più amava, al termine di una giornata che aveva vissuto appieno facendo le cose che gli piacevano.
Tra le tante cose trovate nell'antro, un barattolo pieno di chiavi. Chiavi antiche e recenti, enormi e minuscole. Già diverse volte ero ricorsa al barattolo, ma la settimana scorsa, appena in un negozio ho visto un certo quadretto, mi sono detta: VAI!
Poi solo il giorno dopo, in un mercatino dove in genere non trovo MAI nulla, per banalità dell'offerta e assurdità dei prezzi, ecco la cornice: sporca, scollata, mezzo distrutta, ma PERFETTA !
Ovviamente al mercato del martedì ho trovato un minuscolo scampolo di stoffa che era stata tessuta appositamente ed aspettava proprio me.
Poi sono stati sufficienti un pò di caffè solubile, del filo di ferro, qualche chiodino, ed ecco il mio nuovo quadretto.





Attaccata alla chiave più grande, una targhetta.


giovedì 19 novembre 2009

Calendario dell'Avvento 1


Cosa c'è di più bello di una festa che dura 24 giorni?
Mai come nel mese di Dicembre Claudia scatta dal letto alla prima sveglia, e non per un'irrefrenabile urgenza di andare a scuola, ma per l'ansia di scoprire cosa conterrà la taschina del giorno.
E se per lei è una gioia lunga quasi un mese, per me è una gioia molto più lunga e non meno grande il prepararlo! Infatti 24 piccolissime sorprese non sono facili da mettere insieme, a meno di non rivolgersi in gioielleria.
Inizio quindi con un ampissimo anticipo a metter via, ma spesso, quando le cose mi piacciono troppo, è una vera sofferenza non dargliele subito e gustarmi la sua espressione estasiata!
E poi c'è sempre il rischio che le trovi. Allora le nascondo, ma c'è un problema: sono bravissima a nascondere.
TROPPO brava.
Sto ancora cercando il DVD di High School Musical comprato 3 anni fà.
Perchè, per essere proprio sicura di non spifferare tutto prima di Natale, non mi limito a nascondere: nascondo e dimentico. Il posto... cosa ho comprato... tutto!
E' una certezza che casa mia rigurgiti di sorpresine dell'Avvento inquattate nei luoghi più improbabili, e non solo la casa: settimane fa sono stata fermata in auto dai Carabinieri, e, aprendo il cassetto sotto il sedile dove sta il libretto di circolazione, ecco una sorpresina nascosta mesi prima ed ovviamente dimenticata!!
Oggi pomeriggio lo stesso: sotto a delle porcellane comprate per delle amiche, ben 2 sorpresine...
Se con una bacchetta magica potessi far risorgere dai loro nascondigli tutti i regali perduti, credo che potrei far iniziare il  Calendario dell'Avvento dell'anno prossimo già dalla Befana.

Comunque, mancano solo 10 giorni al 1° Dicembre, sarà bene iniziare a fare il giro dei nascondigli.
O almeno di quelli che ricordo...

domenica 15 novembre 2009

Il primo premio!


Non mi riferisco al mio piazzamento all'ultima edizione di Miss Italia
(ebbene sì... ero io!)


ma al fatto che, per la prima volta,
il mio blog ed io siamo stati premiati!



Per questa bella soddisfazione debbo ringraziare l'amica Francesca, alias La Cadrega Fenice, restauratrice  valentissima (da non perdere i suoi tutorial di restauro, e quando si ha bisogno di un consiglio sull'argomento, è la persona giusta!) e creativa intraprendente, che ha voluto sostenere con questo riconoscimento il mio neonatello VerdeSalvia.

In base alle regole del premio dovrò rispondere ad alcune specifiche domande personali:

In quale animale ti reincarneresti? 
In un bradipo (ok, Sid mi va benissimo!)
Di chi o di che cosa non potresti fare a meno?                
Di chi, è scontato... Di cosa, dei libri!
Cosa apprezzi di più in una persona?                             
L'affidabilità e la coerenza 
Di che colore preferisci vestirti?                                      
Ahimè, nero, nero e assolutamente NERO
Definisciti in tre parole. 
Fantasiosa, pratica, lunatica         
Un viaggio che vorresti fare.                                          
Indocina. ma pur di partire mi va bene anche Montecatini Basso.....
Citazione preferita. 

"Non avere nella tua casa nulla che tu non sappia utile o che non creda bello"    W. Morris
Cosa ti piacerebbe fare?    
Realizzare il 50% delle idee che mi vengono in mente, finire il 50% dei lavori che ho iniziato e restaurare il 50 % degli oggetti che ho in garage  (Cadregaaaaaa!!!)
Se non ti dedicassi a quello che fai cos'altro di piacerebbe fare?   
Importatrice di antichità dalla Francia oppure Interior Designer
Qual è la tua stravaganza?  

Mah!, forse non è una stravaganza , ma non guardo MAI la tv, vado a letto con i polli e leggo per ore ed ore, anche un libro a sera....          

Grazie, Cedregheta, e a buon rendere!                                             

giovedì 12 novembre 2009

Campagne Decoration

Ho sempre avuto un debole per le pubblicazioni francesi di arredamento, e ovviamente ogni volta che riuscivo a fare un salto in Francia facevo razzia nelle edicole!
E' stato proprio durante una vacanza in Bretagna, molti anni fà, che ho avuto la fortuna di incappare nel primo numero di una neonata rivista che da allora è stata per me un appuntamento irrinunciabile: CAMPAGNE DECORATION.


 

Tra tutti i periodici che conosco, sia italiani che stranieri, nessuno come loro ha saputo trasmettere l'anima ed il gusto di un certo tipo di décor: i mobili volutamente non restaurati, lo charme del logorato, dell'imperfetto,

Come avrei fatto, senza la mia collezione (quasi) completa di Campagne Decoration, ad affrontare le 1000 decisioni da prendere nella ristrutturazione?  Continuavo a sfogliarla e risfogliarla, riempiendola di segnalibri  come "Colore infissi", "Intonaco spatolato a mano", "Lavandino incassato". Ed è attorno a questi spunti che è stata costruita tutta la nostra casa.

Nei primi anni era complicatissimo procurarsela, la casa editrice non accettava abbonamenti per l'estero (come del resto ancora oggi), e a Firenze la tenevano solo 2 edicole in pieno centro storico.
Adesso ho la fortuna di trovarla abbastanza vicino a casa, e anche se a mio parere il livello non è più eclatante come i primi anni, è comunque sempre un gran piacere quando, come stasera, ho un appuntamento con l'ultimissimo numero della mia rivista preferita!

domenica 8 novembre 2009

Tutta colpa del gene !

Siete del genere che non passa giorno senza che torniate a casa con una nuova stoffina, lana, nastro, fustella, da aggiungere al già enorme cumulo delle vostre scorte? 



Oppure fate parte della fitta schiera di donne che non riesce a resistere all'acquisto del milionesimo paio di scarpe, senza averne ovviamente alcuna necessità?



State compromettendo le vostre finanze, il vostro matrimonio e l'abitabilità della vostra casa per colpa dell'insopprimibile istinto a comprare, accumulare, possedere?



La buona notizia è che .... non è colpa nostra !




Infatti una recente ricerca condotta in Inghilterra ha concluso che sono i geni i responsabili del cosiddetto hoarding, un disturbo ossessivo compulsivo che ci costringe ad accumulare senza freni un grande quantitativo di oggetti, anche quando la loro conservazione impedisce o riduce sensibilmente la possibilità fisica di girare per casa (vi riconoscete, eh?!?).

"La cattiva notizia" è che, trattandosi di patrimonio genetico, non è possibile reprimersi nè modificarsi: ecco perchè abbiamo tante volte promesso, giurato e spergiurato che era l'ultima volta, che da quel giorno mai più, che ci saremmo disintossicate etc., senza peraltro riuscirvi.
E cosa potremmo mai fare, contro i geni ?!

E adesso andiamolo a dire ai nostri mariti.... 
(Fonte La Stampa)

sabato 7 novembre 2009

Novembre

Uno splendido sabato pomeriggio, acciambellati in casa mentre fuori piove e piove, sprofondati in un completo relax nell'attesa dell'arrivo di amici grandi e piccoli per una pizza ed una fetta della torta che è in forno...
Occorrono altre scuse per riaccendere il camino?



Assolutamente NO !

lunedì 2 novembre 2009

Andar per mercatini

Quella dei mercatini di antiquariato è per me più di una banale passione, libidine e ossessione rendono più l'idea !
Accompagnando mio padre, anche lui un semplice appassionato, ho iniziato a frequentare il mercato mensile di Arezzo quando non avevo ancora 10 anni e fin da allora ho contratto questa inguaribile malattia: erano tempi assolutamente esaltanti per i fanatici di ruggine e tarli! Quantità inimmaginabili di mobili, quadri ed oggettistica di ogni genere,  e con un pò d'occhio si potevano fare degli splendidi affari.



C'erano week end in cui andavamo anche tre giorni consecutivi alla  fiera: il venerdì sera, per prendere al volo le cose più interessanti mentre ancora stavano scaricando; il sabato, per dare un'occhiata più approfondita e rilassata, e la domenica sera, quando era possibile spuntare i prezzi migliori su quanto non era stato venduto. Ed ogni volta tornavamo belli carichi!



Adesso purtroppo i tempi sono totalmente cambiati, la passione resta ma gli oggetti curiosi o interessanti sono sempre più rari, mentre i prezzi sono alla follia. Di anno in anno è sempre più difficile tornare dalle fiere con qualcosina nel carniere. Non ho ancora perso la soddisfazione del giretto nel mercatino di turno a rovistare sopra o sotto i banchi con la speranza di riportare a casa  una piccolezza della quale non avevo assolutamente bisogno ma che, in qualche modo, mi abbia colpito. Però, francamente, non so per quanto...

Anche domenica scorsa, al Mercatino di Fiesole, l'impressione è stata di totale squallore  tanto l'offerta era, per me, assolutamente priva di interesse: non ho neanche chiesto un prezzo! Unico guizzo, ma solo per personali ricordi, davanti alle sorpresine in gomma morbida che quando ero piccola venivano date con i formaggini Mio: e quando in un mercato di antiquariato arrivano le sorpresine dei formaggini, forse è il momento di restare a casa....

Completamente diversi i risultati delle purtroppo rare incursioni in Francia,  ma questo è un altro post!

domenica 1 novembre 2009

Grazie, Alda





Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da agenti
della divina follia.


[Da La Terra Santa, 1984]


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