giovedì 31 dicembre 2009

Duemiladieci

Però, suona bene! Fa molto film di fantascenza, e senza sforzarsi troppo. Forse perchè nel mio subconscio alienato continuo a pensare al 2000 come ad un concetto molto futuribile...
Però, ragazze, saran passati si e no 3 mesi dal capodanno 2000, grandi festeggiamenti, il millenium bug, il NUOVO SECOLO !!!, poi ti siedi un attimo a pensare, magari ti appisoli ma proprio un istante, e SBAMM!, eccoti catapultata nel 2010. Sono stufa che la mia vita se ne vada via in grossi tranci surgelati come nasello nel banco freezer!
Comunque, è tempo di bilanci e di buoni propositi.
Vi voglio bene e quindi vi risparmio il consuntivo dell'anno ormai agli sgoccioli.
Annus horribilis, disse Queen Elisabeth nel suo discorso ai sudditi nel capodanno del 1992. Sapessi il 2009, cara Betty! Da aver paura, il prossimo primo gennaio, ad alzarsi ed affrontarne un altro...
La migliore novità dell'anno? Per me certamente questo blog,  immaginatevi il resto...
Propositi? Allooooora: continuare ad affrontare la vita ridendole in viso e non prendendola troppo sul serio.
Poi, continuare a trovare del bello nelle piccole cose, amore nell'apparentemente scontato e  qualcosa di positivo in tutto quello che accade.
E ancora: ritrovare la mia voglia di fare, l'avrò pur messa da qualche parte!
E voi, quali buoni propositi? E non ditemi "Dimagriiiiire..." con in mano codesta fetta di panettone alle 8 creme formato volume Treccani !...



Comunque a voi tutte,
nuove e già carissime amiche mie,
ed anche a tutte quelle che incontrerò
nel corso del prossimo anno,
auguro che il 2010 porti nuove amicizie,nuova allegria, 
nuove idee,nuove tecniche, nuovi stimoli,
insomma tutto quello che di nuovo desiderate,
salvando ciò che di vecchio c'è da salvare!

Un abbraccio,
Dani

mercoledì 23 dicembre 2009

A very Merry Xmas...

E anche per quest'anno ci siamo arrivati: la spesa è fatta, gli ultimi regali impacchettati e la mia casina, tutta addobbata ed illuminata, mi pare molto accogliente.




Non potrei mai cambiare costantemente i decori dell'albero, assecondando le mode: anche se non sono fatti con le mie mani ognuno ha la sua piccola storia, alcuni mi hanno seguito per infiniti traslochi ed altrettanti natali. E' sempre bello riscoprire quelli che nel frattempo avevamo dimenticato, ed aggiungerne giusto uno nuovo all'anno,  scelto da Claudia.


 

Adoro questa ghirlanda, che aggiunge sempre un tocco speciale ovunque venga collocata; ogni anno medito seriamente di lasciarla  fuori, promuovendola da decoro natalizio a stabile complemento d'arredo!


 

Due festoni in fintissimo abete, comprati da un 99 cent Shop ed opportunamente tagliati e riaggiuntati, forniscono l'usuale supporto per la decorazione del camino. Quest'anno ho aggiunto mele, pigne e biscotti a forma di cuore: non è bellissima?!

 
 

E per finire Marcantonio in versione natalizia: il ragazzo, testone marmoreo acquistato chissà dove moltissimi anni fà dal mio babbino, non sembra particolarmente entusiasta del suo look, ma lui è fatto così, mai che desse un pò di soddisfazione....

Finito questo piccolo tour, non mi resta che augurarvi:

Nessun regalo riciclato
Nessun piatto bruciato
Nessun ospite  indesiderato
Nessun kilo acquistato

Insomma.....
Un Felicissimo Natale a TUTTE !!!! 

lunedì 21 dicembre 2009

Confessioni di una Riciclatrice




Ebbene sì, confesso: sono una Riciclatrice di regali!
Fin dalla mia gioventù ho indugiato in questa pratica indegna: il regalo della cognata all'amica, il regalo dell'amica alla vicina, il regalo della vicina alla cognata, e prima o poi il cerchio si chiude sempre.
Riciclavo cioccolatini, che mi fanno ingrassare, oggetti per la casa, che troppi ne ho, accessori di abbigliamento non di mio gusto e, sistematicamente,  tutte le stelle di natale!

Raggiunsi l'apoteosi nel Natale del '94, quando gli astri mi fornirono una sì perfetta concatenazione di oggetti ed uno scaglionamento degli scambi talmente preciso, che, partendo da un primo regalo (ovviamente ricevuto l'anno prima), riciclai puntualmente tutti quelli che via via ricevevo, fino a terminare con all'attivo soltanto un trascurabile portacandela in cristallo, che misi al posto dell'iniziale dono nel Museo degli Orrori.
Il Museo degli Orrori è il caveau di ogni riciclatore degno di tale nome: il mio fu creato contestualmente alla mia uscita dalla casa dei genitori, con  l'immancabile e concreto contributo dei regali di nozze. Ricordo con tenerezza l'alzata in vetro sfaccettato, i 6 bicchieri rossi da acqua, l'antipastiera in acciaio inox...
Alcuni anni fa, in occasione dello splendido momento catartico rappresentato da un trasloco, ho svuotato completamente il Museo e l'ho trasferito in un Conto Vendita, decisa una volta e per sempre a liberarmi dall'orrendo vizio. Riuscii ad azzerare le giacenze, alcune delle quali, le patologicamente irriciclabili, mi avevano seguito per 20 anni  e 4 traslochi. Ma nonostante le mie reiterate promesse, l'outing e i gruppi di aiuto, ancora, di tanto in tanto....

Ma come nasce un Riciclatore? Non è certo se si tratti di una questione genetica o se intervengano nella sua crescita traumi infantili o perverse dinamiche familiari. Anche uno studio della conformazione cranica e la fisiognomica non ha dato risultati attendibili.
Nel mio caso, ed a mia solo parziale discolpa, posso dire che le motivazioni affondano radici in una base di incontentabilità patologica per cui non mi soddisfo neppure se un regalo me lo compro da sola, in anni ed anni trascorsi in case minuscole che non bastavano neppure a contenere l'indispensabile, e per finire nel concetto espresso nel sottotitolo del mio blog: niente sotto i miei occhi che non sia utile o che io non consideri bello!

Negli anni  il mio riciclo compulsivo è molto migliorato, anche perchè ormai il giro dei doni è ridotto all'osso: posso giurare che sotto l'albero, tra i pacchetti in attesa di essere distribuiti, ci sono cosette comprate al mercato e perfino nei 99 cent shop, ma niente di riciclato! Chiaramente, così come agli ex alcoolisti non è consigliato lavorare in un bar, è bene evitare di tenere in casa oggetti palesemente nuovi ed incellophanati in confezione originale. 

E voi, vorreste farmi credere che non avete mai rifilato alla portiera gli asciughini ricevuti da Zia Assunta, che il fetido bagno schiuma al muschio bianco che regalerete alla collega non è lo stesso che vi è arrivato da vostra cognata,  che non avete mai reimpacchettato e rimesso immediatamente in circolo gli After Eight, orridi cioccolatini ripieni di menta, dei quali si sa per certo essere stata venduta 1 sola confezione, la stessa che da 23 anni esatti sta girando peggio dell'ebreo errante di casa in casa in tutta l' Europa Unita?


Uscite dall'ombra, popolo di riciclatori, e confessate!!!

P.S. (quanto sopra è parzialmente falso e scherzoso: quanto "parzialmente, a voi stabilirlo...)


P.P.S. Come da segnalazione della carissima   CadregaFenice.  evidentemente il mio appello ha mosso le coscienze: tutti ad Asti il prossimo 26 Dicembre, per il Festival del Regalo Riciclato!

domenica 20 dicembre 2009

Una cartolina





Sto diventando ripetitiva, lo so, e poi in questi giorni non è che la neve sia esattamente una nostra prerogativa esclusiva, ma visto che a Firenze nevica una volta ogni 1000 anni, ed anche quando viene in genere si limita ad una spruzzatina che dura sì e no qualche ora, questa imponente nevicata che ormai da venerdì sera ha completamente mutato il paesaggio, l'umore ed i ritmi ce la stiamo godendo come una specie di vacanza. Splendida e gelida giornata di sole oggi, ed il panorama è ancora veramente da alta montagna.



 

Purtroppo Claudia persiste nei suoi febbroni serali, e quindi guardare e non toccare... Un grazie a tutte le amiche che le stanno augurando pronta guarigione!


E da questa "vacanza domestica" non posso non mandarvi una cartolina:

Cari saluti a tutte dalle Dolomiti Fiorentine!

sabato 19 dicembre 2009

Avevo detto PER NATALE !!!

Se qualcuno viene ancora a dirmi che Babbo Natale non esiste, si prende un pugno sul naso!
Avevo appena chiesto nella mia letterina la neve per Natale, ed eccomi subito accontentata!




Non stiamo tanto a sottilizzare che a Natale mancherebbero ancora 6 giorni, il caro vecchietto ci ha un'età, avrà voluto portarsi avanti col lavoro, e poi mica può soddisfare sempre tutti in una sola notte...
Già ieri sera aveva iniziato a cadere bella fitta, e stamani ci siamo svegliati miracolosamente teletrasportati in un meraviglioso paesaggio da taiga russa!





Peccato che, oltre alla neve, stanotte è arrivato anche un bel febbrone alla povera piccola, che quindi può solo guardare dalla finestra: niente pallate, niente slitta, niente Omini di Neve, e sì che mi ero previdentemente messa in casa anche la carota!



Ma visto che ogni scusa è buona, stasera cena in stile Dottor Zivago, pochi ma carissimi amici nella nostra dacia, niente vodka ma un'ottima bottiglia di Amarone, la musica di balalaika si trova, danza delle spade a richiesta...

giovedì 17 dicembre 2009

Tutti a tavola !!

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La dolce e dolciaria Patricia di Aroma di Casa mi lancia delle proposte stimolanti: solo pochi giorni fa mi ha suggerito di  creare una ghirlanda per ogni stagione, e ieri, diavoletto tentatore, mi ha chiesto di suggerirle  come realizzare dei segnaposto  per il pranzo di Natale.
Potevo resistere a questa ottima scusa per spulciare, navigare, spremermi ed anche scrivermi un pò addosso: ovviamente NO!
Mi sono dimenticata di domandarle lo stile della sua tavola natalizia, ma forse è meglio così, potrò ancora di più spaziare ...

Per iniziare in tutta facilità, sarebbe possibile stampare un'infinito assortimento di segnaposto semplicemente cercando qui , oppure qui o anche qui . Ma visto che le cose troppo facili non ci piacciono, suggerisco di sostituire, che so, al musetto degli elfi quello dei bimbi di casa, al volto di Papà Natale quello del marito o del suocero, al testone dell'Omino di Neve ... la suocera? Facevo per dire!




Ho utilizzato più volte come segnaposto dei piccoli pacchetti che contenevano un minuscolo dono: una maniera  per iniziare subito il pranzo in allegria. Nella foto a sinistra, un'idea originale: la classica scatolina fatta senza colla (le istruzioni qui ed in 1000 altri siti), da far realizzare ai bambini in cartoncino volendo anche colorato, ma stampando prima sulla carta con la quale verrà realizzato il coperchio il nome del commensale, magari in un elegante e riccioloso corsivo inglese, o in un qualsiasi altro carattere.


Questa ideuzza, qui in versione pasquale, trovo che sia molto graziosa e facilmente adattabile al pranzo di Natale: basterà inserire nei mini vasetti un pò di oasis, magari fissandola con un goccio di colla a caldo, e poi sbizzarrirsi con rametti di agrifoglio, abete, pungitopo, bacche o quello che la fantasia suggerisce, realizzare con una pinza e dei pezzettini di filo di ferro dei riccioletti dove inserire il segnaposto, ed abbellire il vasetto con un fiocco, della rafia o con un giro di passamaneria.


                                                                                  
 Questi, realizzati partendo da un piccolo portacandele, sono facilissimi e suggestivi ma credo più adatti ad una cena della vigilia che ad un pranzo. O no?


                         
Naturali al 100% i segnaposto  con melograno portafortuna o con altri frutti.


Ma finalmente ecco delle proposte assolutamente in tema con la passione di Patricia: la cucina!

 

Biscotti segnaposto, cioccolatini segnaposto, stampini segnaposto, cuore in pasta da pane portatovaglioli ma anche, ovviamente, SEGNAPOSTO!

E proprio a proposito della pasta da pane, la fantasia non mi basta per elencarne tutte le possibilità: alberello di Natale, cornicetta, snowman, ma anche il nome stesso del commensale, sempre che in famiglia non si chiamino tutti Annamaria, Piergiovanni o Giangiacomo!

Per i segnaposto di quest'anno io mi divertirò con i fotomontaggi, inserendo i volti dei miei familiari magari su famose opere d'arte o forse su soggetti natalizi: qualcosa del genere, insomma:


 

SCUSAMI PATRICIA, ma questa era l'unica tua foto che avevo a disposizione......

Avrei solo un'ultima idea: e se per il pranzo di Natale venissi da te? Posso portare tutta la mia famiglia, e i segnaposto, naturalmente!




domenica 13 dicembre 2009

Ghirlande!

Vi va di fare una bella passeggiata?
Nooo???  Pigrone!
Se invece siete già pronte, piede calzato, mano guantata e forbice affilata, possiamo andare: oggi si fanno le  
ghirlande ! 


Ma quanto mi piacciono, le ghirlande!
Purtroppo trovo l'ispirazione per farle solo a Natale ma secondo me, con altri decori, altri colori, altre essenze, sono splendide in ogni momento dell'anno.
Queste sono le mie prime produzioni di quest'anno: le chiamo ghirlande di collina perchè composte esclusivamente di materiali raccolti attorno a casa, se non addirittura nel mio giardino. Niente abete, quindi, nè pigne nè elementi classicamente natalizi.
La cosa più bella del farle è proprio  la passeggiata per raccogliere il materiale, specie il pungitopo che trovo in mezzo al bosco.



Su un cerchio fatto di rami di salice intrecciati (almeno fino a quando il vicino, inconsapevole fornitore del salice, non mi beccherà...), ho montato  dapprima rametti di alloro, fissandoli con molti giri non troppo stretti di sottilissimo filo di ferro per fiorai. Poi ho aggiunto via via tutte le altre essenze, iniziando con le più voluminose fino alle più esili, inserendone i gambi nei giri di filo di ferro. Quest'anno ho raccolto tantissime piante diverse: alloro, cipresso, pungitopo, ginestra, asparagina, pino, querciolo, edera, salvia. rosmarino ed altre siepi del vicinato non meglio identificate.
Per finire ho inserito le note di colore: bacche di rosa canina, di rosai a cespuglio, altre bacche a me sconosciute, mazzetti di rametti legati con un nastro rosso. Tutti questi ultimi elementi sono fissati con colla a caldo.  Bellissimi anche anche peperoncini rossi freschi, fette di arance essiccate, mini melograni e tutto quanto gusto e fantasia suggeriscono!

Allora, soddisfatte della passeggiata? 

Ma anche le pigrone  possono fare ghirlande stupende senza muoversi da casa, sbirciando quelle ben più  colorate, innovative e talvolta riciclose di Elena, o di Cristina, oppure di Roberta  o anche di Chiara.

mercoledì 9 dicembre 2009

Principessa per un giorno



Ieri, vedendo Claudia fare l'albero di Natale, mi è tornato in mente che proprio un anno fa in questi stessi giorni ci fu il primo (e fin'ora unico!) PRINCIPESSA PER UN GIORNO DAY.
Questo evento, che mi illudo partorito dalla mia mente, consiste nell'elevare un membro della famiglia a reggente per un intero giorno: nel suo giorno di regno, la Graziosa Maestà dovrà essere accontentata in ogni sua richiesta, e niente gli potrà essere imposto, nemmeno lavarsi i denti nè finire la carne.
La cosa può risultare parecchio pericolosa, ma a me è andata di lusso: dovemmo innanzitutto aspettare che papà fosse fuori per un paio di giorni, perchè i suoi metodi pedagogici non contemplano il potere altamente  formativo  dell'essere di tanto in tanto... disgustosamente viziati!

Quindi il P.P.U.G. Day in realtà iniziò fin dalla sera prima, con un bel pernottamento nel lettone.
La mattina dopo ovviamente niente scuola, e su richiesta di Sua Golosità colazione a letto con pancakes.
A seguire fu richiesto appunto di decorare la casa per Natale, e menomale che eravamo a Dicembre! Qui il papà sarebbe parecchio servito, chè trascinare i pesanti scatoloni giù dalla soffitta per 2 piani di scale non fu uno scherzo. Ma gli ordini di Sua Decorità non si discutono.
Quindi la mattina passò velocemente tra albero e ghirlande. Quando arrivammo all'ora di pranzo Sua Colesterolità espresse il suo volere: Mc Donald. Ma qui entravamo in conflitto con una precedente deliberazione: la giornata spigiamata. Trattasi di pratica estremamente radicata della nostra famiglia, che approfitta delle giornate festive di brutto tempo (ma ci basta  anche variabile...) per lasciarsi andare all'abbrutimento assoluto, non togliendosi il pigiama per tutto il giorno.
Mc or spigiamata, this is the question...
Semplice: Mc con il pigiama! Approfittando che il Mc Donald a noi più vicino è anche McDrive, Sua Pigrizia ed io saltammo in auto in pantofole e vestaglia, e ridendo come pazze andammo a comprarci il pranzo.
Il pomeriggio passò tranquillo e senza strane richieste, decorando, ridendo e non nominando neppure la parola "compiti". Sul tardi  mi fu imposto il cinema per vedere un cartone, "Bolt": in tutta la giornata fu certo la richiesta che più mise a dura prova la mia sottomissione.
Per cena, col rientro del papà, la Principessina era già tornata ranocchietta e mangiò senza far storie il suo cibo borghese.

Direi che poteva andarmi molto ma mooolto peggio! Mi ha  fatto piacere anche scoprire in Claudia "pretese" così abbordabili e tanto simili alla sua vita usuale.
Ci piace riparlare di quella giornata, e spessissimo ridiamo ricordando le due pazze  che in Dicembre sono andate da Mc in vestaglia.
Questo  per me è il risultato più importante: insieme abbiamo creato un bel ricordo che ci unisce e che Claudia porterà con sé.

P.S. Principessa Per Un Giorno può ovviamente diventare Principino, Re o Regina, e potrebbe anche essere un dono di Natale, presentato come Buono da riscuotere a richiesta. Ma attenzione .... sarà meglio mettere dei limiti!





giovedì 3 dicembre 2009

Caro Babbo Natale



Caro Babbo Natale,

io non credo proprio che ci sia un'età massima per scriverti una letterina. Non esiste più nemmeno per le adozioni o per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione, figurati se c'è per i desideri...
E poi, come dico sempre a mia figlia, a Babbo Natale basta crederci. Ed io ci credo, eccome!
Quindi, a noi:

Non so se quest'anno sono stata buona, potrei chiederlo alla mia mamma, o a mio marito e alla mia bimba, ma temo risposte troppo articolate. Allora diciamo di si, e facciamo finta  di crederci entrambi.
A questo punto, secondo la prassi, dovrei prima chiederti la pace nel mondo, serenità per la mia famiglia, salute per tutti etc., ma la pace avrà già pensato a chiedertela il piccolo Barak, che solo per questo si è preso un premio, per la serenità tutti noi già ricorriamo a goccioline e pasticchette, e la situazione sanitaria è tale da rientrare ormai più nell'ambito di Lourdes che in quello di Rovaniemi.
Ci sarebbe ancora il lavoro, desiderio terribilmente sentito un pò ovunque ed attualissimo in casa mia, ma se fai tutto tu poi il povero Cavaliere rischia di annoiarsi.
E poi è la MIA letterina di Natale, quindi  largo alla leggerezza e soprattutto all' egoismo !

Quest'anno vorrei ritrovare la mia voglia di fare, creare, costruire. Ne avevo tanta e l'ho anche un pochino consumata per il troppo uso, ma adesso non so più dove l'ho messa, e senza di lei mi sento incompleta, e passo il mio tempo libero a navigare guardando cosa fanno le altre, cercando spunti per cose che non realizzo mai.
Poi vorrei una bacchetta magica, con la quale approntare pasti squisiti e sempre vari due volte al giorno, 365 giorni l'anno, per la mia famiglia ma anche per tanti tanti amici.
Vorrei un'amica del cuore entro 3 km da casa. Ah, la vorrei con una figlia attorno agli 11 anni... E già che siamo a chiedere, anche con un marito simpatico.
Vorrei la neve per Natale.
Vorrei conoscere gente nuova.
Vorrei il freddo d'inverno ed il sole d'estate.
Vorrei prospettive per mia figlia e per i suoi coetanei.
Vorrei andare una volta al mese in Francia per mercatini.
Vorrei dei bei tappeti, e dei quadri antichi.
Vorrei inventarmi un'attività che mi desse un pò di denaro ma ancor più divertimento.
Vorrei esaurire la lista dei viaggi che sognavo di fare.
Vorrei che con mio marito durasse per sempre il momento magico che stiamo vivendo adesso.
E vorrei che chi mi legge lasciasse un commento con i suoi desideri per Natale o aprisse un post analogo, cosicchè tutti i nostri desideri, congiunti, salgano alti nel cielo.

Grazie Babbo Natale, qualunque cosa deciderai di portarmi sarà comunque e sempre splendido sapere che ci sei !!!

Tua
         Daniela

martedì 1 dicembre 2009

Calendario dell'Avvento 2

Oggi è il gran giorno! A causa di un pò di giri & giramenti stamani non ho potuto essere puntuale con la partenza del Calendario 2009, e quindi sarà una grossissima sorpresa per Claudia, che non se lo aspetta  assolutamente, trovarlo domani mattina appeso sopra il suo letto.
Ma quanto mi piacerà preparare i Calendari dell'Avvento?! Del resto, e già ne avevo parlato qui , se per chi li riceve la gioia dura 24 giorni, per me può durare anche un anno...


Gigantesco e con regali strepitosi, questo l'ho realizzato diversi anni fa per mia sorella, che non è la ragazza nella foto. Fu una bella faticaccia portare, mentre lei non c'era, l'immenso oggetto e tutto il suo contenuto in pieno centro srorico a Firenze, e poi su per le ripide scale che portano nella sua casa all'ultimo piano.
Come forse si vede lo avevo appeso al baldacchino del suo letto e lei, rientrando a buio a tarda sera, si prese un mezzo colpo !


Questo è il Calendario che abbiamo fatto insieme Claudia ed io come regalo per la classe della scuola Materna in cui era appena entrata, composta giusto di 24 bambini: in ogni calzina alcune chicche assortite, che venivano date giorno per giorno al bimbo abbinato a quel numero. L'ultimo giorno di scuola ognuno si è portato a casa la propria calzina, e ancora oggi quella di Claudia, con il numero 3, è uno dei decori dell'albero che lei più ama.


Per finire il Calendario di Claudia fin da quando lei era piccolissima, ed infatti originariamente privo dei numeri,  aggiunti solo in prima elementare: i sacchetti, fissati con del velcro, venivano scelti "a tasto" ogni giorno. Poi, due anni fa, la piccola teppista ha deciso che un simile carico di sorprese appeso sopra la testa era un supplizio eccessivo, e zitta zitta li ha aperti tutti e poi riconfezionati. Ovviamente, e nonostante le sue proteste di innocenza, l'orrendo crimine è subito stato scoperto!
Per questo motivo quest'anno il Calendario sarà organizzato a prova di spia, ma questo è un altro post....
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